Storia di un’anca/14

Febbraio 2008

Oggi devo dire che mi sento abbastanza bene. Molti Cinesi han fatto i bagagli, molti altri li han rinchiusi nei recinti e lì stan buoni buoni senza dare troppo fastidio. Mica male ‘sta chemioterapia! Anche i dottori sembran contenti dell’evoluzione della vicenda. Ormai si sta avvicinando il giorno in cui mi sostituiranno con una protesi. In quel giorno vedrò la luce per la prima volta e non in senso figurato. Quante anche posson dire lo stesso? E io vedrò anche i faccioni dei chirurghi, delle infermiere e di chissà quante altre persone. Bisogna che mi sistemi per benino ché non voglio mica far brutta figura!

[continua]

2 Risposte to “Storia di un’anca/14”


  1. 1 Carlo 31 gennaio 2011 alle 16:19

    Si, decisamente non è da tutte! Spero che lo spettacolo che si troverà a vedere, sia dei migliori. Magari, qualche bella e gentile infermiera!

    Ciao Marco, serena settimana a te!

  2. 2 4p 1 febbraio 2011 alle 11:14

    I chirurghi non erano male, ma ti ricordi la mia figura di cacca, quando mi sono rivolta all’esimio doct. del gesso, chiamandolo confidenzialmente l’ingessatore, ma non ci stava prprio, ma che figura.
    Lui integerrimo con un angolino del labbro sollevato come per accennare un minuscolo sorrisino mi esclamò “sono io …..”, non mi ricordo più come si dice.
    4 p


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Pablic Relescion

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Un post a caso

Storia di un’anca

Nelle serie di post presenti nella categoria “storia di un’anca” c’è la mia storia raccontata da un punto di vista un po’ particolare, quello della mia anca. Ché detta così suona un po’ strana come cosa ed effettivamente lo è! Ad un certo punto della storia fanno la loro comparsa “i Cinesi” che poi son le cellule del cancro. Le ho chiamate così solo perché son tante, certamente non con un intento discriminatorio nei confronti dei simpatici asiatici. Tutti i post, che poi son le parti di questa storia, si trovan qui.